Nella nostra Rubrica Green, affrontiamo con regolarità i temi legati alla sostenibilità ambientale, alla transizione energetica e all’economia circolare.
Oggi volgiamo lo sguardo verso l’alto, dove le stesse logiche di riuso e rigenerazione che promuoviamo a terra iniziano a guidare anche il futuro dello spazio. Un’evoluzione che conferma quanto il principio della circolarità sia ormai un pilastro imprescindibile in ogni settore, anche quello aerospaziale.
Dallo spazio affollato… a quello intelligente
Con oltre 36.000 detriti tracciabili in orbita, lo spazio circumterrestre è oggi più affollato che mai. Questo comporta rischi crescenti per satelliti attivi e missioni future. Ma l’innovazione tecnologica può trasformare il problema in un’opportunità, introducendo logiche di riuso, manutenzione e recupero già alla base della circular economy.
I nuovi paradigmi: riparare, recuperare, rigenerare
Le nuove linee guida europee si stanno concentrando su pratiche come:
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Active Debris Removal (ADR): la rimozione attiva dei detriti orbitali già esistenti;
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On-Orbit Servicing (OOS): interventi di manutenzione, riparazione o aggiornamento dei satelliti già in orbita;
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Assembly & Manufacturing in orbit: costruzione di infrastrutture spaziali direttamente nello spazio, per ridurre il consumo di risorse terrestri.
Tutte soluzioni che, oltre a migliorare la sicurezza spaziale, estendono la vita utile dei dispositivi e riducono drasticamente la produzione di rifiuti nello spazio.
La normativa cambia rotta
Questo cambiamento è sostenuto anche sul piano normativo: l’Europa sta definendo un nuovo quadro regolatorio per le attività spaziali, con obiettivi chiari legati alla sostenibilità. Al centro, la necessità di garantire l’uso responsabile e duraturo dell’orbita terrestre, considerata ormai un bene comune da preservare.
Dallo spazio alla Terra: un circolo virtuoso
Il valore di questa rivoluzione non si limita all’orbita. Le tecnologie sviluppate per la circular economy spaziale hanno applicazioni dirette anche sul nostro pianeta: sensori intelligenti, materiali riciclabili, manutenzione predittiva e design modulare sono solo alcuni esempi di innovazioni che potranno migliorare anche i modelli industriali terrestri.
L’economia circolare sta conquistando l’ultima frontiera. Lo spazio non è più solo il luogo del progresso scientifico, ma anche un laboratorio avanzato per testare modelli sostenibili che potranno aiutare l’intero pianeta. Guardare in alto, oggi, significa anche imparare a costruire un futuro più pulito, intelligente e rigenerativo.
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