Bandi e agevolazioni imprese 2025: guida aggiornata
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Bandi e agevolazioni per le imprese 2025: guida pratica tra IRES agevolata e Piano Transizione 5.0

Scopri le principali misure attive nel 2025 per le imprese italiane: novità fiscali, incentivi per l’innovazione e scadenze da monitorare per accedere ai benefici previsti

Nei mesi scorsi abbiamo approfondito singolarmente alcune tra le misure più rilevanti per le imprese italiane, come l’agevolazione IRES per gli utili reinvestiti e il nuovo Piano Transizione 5.0. In questo articolo proponiamo una panoramica completa e aggiornata dei principali bandi attivi nel 2025, evidenziando scadenze, requisiti e opportunità operative.

L’obiettivo è fornire una guida pratica e sintetica, utile a imprenditori, consulenti e manager per orientarsi tra gli incentivi fiscali e le misure a supporto dell’innovazione e della sostenibilità, con un focus specifico sulle date da non perdere.

1. Agevolazione IRES 2025: aliquota ridotta per chi reinveste

La legge di Bilancio 2025 ha introdotto un’importante riduzione dell’aliquota IRES (dal 24% al 15%) per le imprese che destinano gli utili a investimenti in beni strumentali o alla creazione di nuovi posti di lavoro.

Requisiti principali:

  • L’aliquota agevolata si applica sulla quota di utile accantonato a riserva disponibile e reinvestito in beni nuovi;

  • L’agevolazione è subordinata al mantenimento o all’aumento dell’organico aziendale.

Tempistiche:

  • L’agevolazione decorre dal periodo d’imposta 2024, con effetti pratici su quanto dichiarato nel modello Redditi 2025;

  • Il termine per approvare il bilancio utile al calcolo degli utili reinvestiti è stao già fissato a giugno 2025 per i soggetti con esercizio solare.

2. Piano Transizione 5.0: incentivi fino al 45% per innovazione e sostenibilità

Accanto al già noto Piano Transizione 4.0, è entrato in vigore il nuovo Piano Transizione 5.0, che integra la trasformazione digitale con obiettivi di risparmio energetico e sostenibilità ambientale.

Chi può beneficiarne:

  • Tutte le imprese residenti in Italia, indipendentemente da forma giuridica e regime contabile;

  • L’investimento deve comportare una riduzione dei consumi energetici almeno del 3% (o del 5% sull’intero processo produttivo).

Cosa finanzia:

  • Beni materiali e immateriali 4.0;

  • Spese per la formazione del personale;

  • Sistemi di monitoraggio energetico.

Agevolazione prevista:

  • Credito d’imposta dal 5% al 45%, in base al risparmio energetico conseguito.

Scadenze principali:

  • Gli investimenti devono essere avviati nel 2024 o nel 2025 e conclusi entro il 31 dicembre 2025;

  • La comunicazione al GSE e l’asseverazione tecnica devono essere inviate prima dell’avvio dei lavori.

Scadenza utile: dicembre 2025 – Ultimo giorno per completare gli investimenti ammissibili.

3. Altri bandi e misure 2025 per le imprese da non perdere

Oltre a IRES e Transizione 5.0, il 2025 ha visto il rifinanziamento di alcune misure già note e la riattivazione di bandi specifici:

  • Nuova Sabatini: contributi per l’acquisto di beni strumentali, in attesa del rifinanziamento previsto nel secondo semestre 2025;

  • Credito d’imposta R&S, innovazione e design: confermato per il 2025, con aliquote differenziate a seconda della tipologia di spesa;

  • Bonus Mezzogiorno: incentivi per investimenti in regioni del Sud Italia, con validità prorogata almeno fino al 31 dicembre 2025.

Il 2025 rappresenta un’opportunità concreta per le imprese italiane che intendono innovare, crescere e ridurre il carico fiscale. Per cogliere al meglio i benefici previsti, è fondamentale attivarsi per tempo, soprattutto in vista delle scadenze chiave di giugno e dicembre. L’analisi preventiva dei requisiti e l’affiancamento da parte di consulenti specializzati possono fare la differenza nell’accesso ai fondi.

 


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