"Abc Aste" aste online come partecipare alle aste rilancio minimo

Rilancio minimo: la guida per privati e imprese che acquistano beni all’asta online

Capire come funziona il rilancio minimo è fondamentale per partecipare con consapevolezza alle aste online e aggiudicarsi beni mobili in modo vantaggioso.

Capire come funziona il rilancio minimo è fondamentale per partecipare con consapevolezza alle aste online e aggiudicarsi beni mobili in modo vantaggioso.

Perché parlare di rilancio minimo?

Le aste online sono oggi uno strumento sempre più utilizzato da privati e aziende per acquistare beni mobili a prezzi competitivi. Dalle attrezzature per l’edilizia ai macchinari industriali, dai mezzi agricoli agli arredi d’ufficio, ogni categoria segue regole precise. Una delle più importanti è il rilancio minimo: un “concetto” spesso sottovalutato, ma che può fare la differenza per effettuare un acquisto consapevole.

Che cos’è il rilancio minimo

Il rilancio minimo è l’importo prestabilito che va sommato al prezzo del lotto per poter inserire l'offerta. Non è un valore casuale, ma viene stabilito per garantire un andamento preciso e trasparente della gara in asta online.

Rilanci di soli pochi euro, senza una regola stabilita, potrebbero rallentare il processo d’asta.Come funziona nelle aste online di beni mobili

Il rilancio minimo viene sempre indicato nella scheda del lotto. Un esempio pratico può essere il seguente: Se il prezzo base è di 5.000 € e il rilancio minimo stabilito è di 200 € in questo caso, la prima offerta utile sarà di 5.200 €, la successiva di 5.400 €, e così via.

Per aziende che acquistano macchinari per la produzione, o ristoratori che cercano attrezzature professionali, artigiani che necessitano di strumenti specifici è, ad esempio, fondamentale calcolare in anticipo quanti rilanci si possono sostenere rispetto al proprio budget.

Perché è importante per privati e imprese

Il rilancio minimo non è solo una formalità, ma incide direttamente sulla strategia d’acquisto all’asta online. Conoscerlo significa:

  1. Gestire il budget in modo realistico: ogni rilancio va considerato come un incremento già previsto, da sommare al prezzo base e agli altri costi (commissioni, IVA, oneri accessori).
  2. Partecipare all’asta in maniera consapevole: soprattutto nelle fasi finali, quando la competizione si fa più intensa e i rilanci avvengono rapidamente.
  3. Competere con trasparenza: sapendo che ogni partecipante è vincolato dalle stesse regole.

Strategie di acquisto legate al rilancio minimo

Come già affrontato nella nostra rubrica del Blog, chi compra beni mobili all’asta deve integrare il rilancio minimo nella propria strategia con l’Offerta statica, l’offerta a prezzo fisso, pari al prezzo attuale più il rilancio minimo e l’Offerta massima (Proxy Bid), il tetto massimo che si è disposti a pagare per il lotto, impostato come offerta dinamica e invisibile agli altri utenti. Con la Proxy Bid, la piattaforma rilancia automaticamente rispettando il rilancio minimo fino al raggiungimento dell’offerta massima stabilita. Per un’azienda che acquista macchinari o mezzi, la proxy bid consente di ottimizzare il tempo senza rischiare di sforare il budget.

Per privati e imprese che partecipano alle aste online di beni mobili, il rilancio minimo è molto più che un dettaglio tecnico: è una regola che incide direttamente sulla possibilità di aggiudicarsi un bene in modo conveniente. Conoscerlo e integrarlo nella propria strategia significa fare acquisti mirati e sicuri.

 

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Redazione Interna

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